L'aula del Colosso
Il Colosso era collocato su un alto podio realizzato in blocchi di tufo, progettato ed eseguito insieme all’Aula. Le impronte dei piedi riconoscibili sul piano superiore del podio, ritagliate nelle lastre di pavonazzetto del rivestimento, dimostrano che la figura poggiava sul piede sinistro avanzato (circa cm 177 di lunghezza), mentre il piede destro (circa cm 166) è arretrato, quasi a finire nel muro retrostante.
Della statua acrolita rimangono tre frammenti in marmo bianco greco insulare (dall’isola di Paros): la mano destra che impugna un attributo circolare, la sinistra della quale si conserva il dorso disteso, e un tratto interno del braccio destro, forse appena oltre il polso. Tutti e tre i reperti sono lavorati in modo da aderire alla struttura di sostegno della statua, con ogni probabilità in legno e/o ferro, e conservano la plasticità della scultura nel dettaglio dell’apparato venoso, reso con straordinaria efficacia e morbidezza.
La ricostruzione credibile dell’altezza della statua, compatibile anche con alcune tracce sulla parete, è di circa 11 metri e la sua possibile identificazione con il genius Augusti appare la più sostenibile. Infine, la parete di fondo dell’ Aula, sulla quale si stagliava il Colosso, era rivestita da lastre rettangolari in marmo bianco lunense (almeno fino all’altezza della statua colossale) dipinte con motivi decorativi vegetali, dall’andamento leggermente curvilineo, come per imitare le pieghe di un tessuto, un tendaggio rappresentato illusionisticamente.