Alfredo Pirri. Un segno nel Foro di Cesare

Tra il 7 settembre e il 15 ottobre 2007 il grande pavimento di specchi creato dall’artista Alfredo Pirri riflette le rovine archeologiche per il nuovo progetto curato da Ludovico Pratesi.
Nell’ambito della rassegna “Giganti”, a cura di Ludovico Pratesi, dal 7 settembre al 15 ottobre 2007 l’associazione Futurarte propone il progetto “Alfredo Pirri. Un segno nel Foro di Cesare”. Sarà possibile ammirare da Via dei Fori Imperiali il nuovo lavoro dell’artista italiano Alfredo Pirri, un grande pavimento di specchi che ricorda il sagrato delle basiliche imperiali, posizionato in modo tale da riflettere le rovine archeologiche circostanti. In occasione dell’inaugurazione, la sera del 6 settembre, i visitatori potranno accedere all’opera e assistere alla rottura degli specchi sotto i propri passi.
Il progetto dell’artista Alfredo Pirri conclude un ciclo di lavori dedicati a luoghi di particolare interesse storico/religioso/celebrativo, titolato “Passi”, a cui l’artista lavora dal 2002.
Il ciclo ha preso avvio nel 2003 presso la "Certosa di Padula" per continuare alla "Abbazia della Novalesa" e poi alla "Fondazione Marino Marini" di Firenze, alla "Villa Guastavillani" di Bologna e al "Centro d'arte contemporanea Pescheria" di Pesaro.
L'illuminazione del sito sarà a cura dell’impresa GUZZINI, con un progetto ideato in collaborazione con l'artista, finalizzato ad evidenziare in modo particolare il fronte orizzontale del doppio colonnato prospiciente a via dei Fori Imperiali. Ogni singola colonna, sia essa integrale o spezzata, verrà illuminata con un apparecchio di nuova concezione appositamente studiato e realizzato dal "Centro Studi GUZZINI" per l'illuminazione architettonica e monumentale.
L’artista scrive: “L'immagine che si vuole proporre, è una resa "caleidoscopica" della visione del Foro di Cesare (di quello che rimane dall'avanzare della storia). Alcune delle parti esistenti dell'architettura saranno riproposte evidenziandone una visione "trasognata" dove ogni singolo frammento si offre alla vista potenziato nella sua singolarità e raddoppiato, per affermarne una sorta di visione atemporale ed autoreferenziale, ma al contempo fortemente caratterizzato e segnato dal cammino (dal galoppo) della storia e dai suoi passi che impongono fratture, incrinature, in quella visione ordinata che ogni uomo pretenderebbe avere di quanto lo circonda, ed in particolare del passato e delle sue tracce.”
Alfredo Pirri (Cosenza 1957)
È considerato uno degli artisti italiani più interessanti delle ultime generazioni. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1988 e nel 1993, alla Biennale dell’Avana (Cuba) nel 2001, alla Quadriennale nel 1996. Ha esposto in diversi musei in Italia e all’estero, come il palazzo delle Papesse a Siena, il palazzo Fabbroni a Pistoia, la Fondazione Pistoletto e il Museo d’Arte Contemporanea di Cracovia. Attualmente è in corso una sua personale al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro.





































