Il Tempio di Venere Genitrice

Il tempio di Venere Genitrice conserva splendidi resti della ricostruzione di epoca traianea. Tre delle colonne sul lato occidentale del tempio sono state rialzate, con completamenti in mattoni, dopo gli scavi degli anni’30 del Novecento e sorreggono la ricca trabeazione, con un lussureggiante fregio a girali d’acanto.

Ricostruzione grafica del Tempio di Venere Genitrice nel Foro di Cesare

La presenza nel tempio degli Amorini, che si ripetono anche sui lacunari degli architravi nella trabeazione principale e nel fregio appartenente al primo ordine interno della cella, è legata alla figura mitologica del dio Eros, figlio di Venere, raffigurato come fanciullo alato.
Dalle fonti antiche sappiamo che nel tempio erano ospitate numerose opere d’arte: dattiloteche (raccolte di gemme incise) e statue, tra le quali una statua di Cleopatra in bronzo dorato e una di Giulio Cesare con la stella (sidus Caesaris) sulla fronte.
La decorazione interna della cella traianea comprendeva due ordini di colonne addossati alla parete, con lesene retrostanti. Al primo ordine il fregio presentava un motivo di Amorini che recano vari oggetti: tra quelli conservati, uno scudo con testa di Medusa e una faretra, mentre altri Amorini versano del liquido da un anfora in un bacino. Probabilmente gli oggetti evocano simbolicamente la presenza di diverse divinità che accompagnano la dea nel suo aspetto di progenitrice della natura.